David Gilmour in concerto a Verona, biglietti polverizzati in pochi minuti

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I fan, questa volta, sostengono di non averli nemmeno visti, su TicketOne, i biglietti per la doppia data che l’ex chitarrista dei Pink Floyd terrà i prossimi 10 e 11 luglio all’Arena di Verona. E, in effetti, alle 10 di questa mattina, venerdì 5 febbraio, data fissata per l’inizio della prevendita in vista del secondo passaggio italiano di David Gilmour in supporto a “Rattle that lock”, riuscire ad acquistare i biglietti per gli show annunciati nella storica cornice scaligera era pressoché impossibile.

Il fatto che lo storico sodale di Roger Waters possa vantare una delle fan base più devote sulla piazza potrebbe non bastare a spiegare questo sold out pressoché istantaneo: come già successo in occasione dell’apertura delle prevendite per le passate date italiane dei Foo Fighters a farla da patrone sono stati gli utenti delle piattaforme di secondary market, che rivendono – a prezzo maggiorato – i biglietti acquistati sul mercato primario. Sulle tre piattaforme principali italiane alle 10 e 30, quindi solo mezz’ora dopo l’apertura delle prevendite, erano già disponibili parecchie decine di biglietti a prezzi che oscillavano dai 90 euro per gli ordini di posto meno cari (disponibili sul mercato primario a 40 euro) agli oltre 2000 euro per la platea.

Mentre in Italia il fenomeno del secondary ticketing non ha ancora attirato l’attenzione delle istituzioni, oltreoceano le piattaforme operanti sul mercato secondario sono state interpellate dal procuratore generale dello stato di New York Eric Schneiderman, che – alla luce di fenomeni di speculazione palese e coordinata in occasione dell’apertura delle prevendite per la tranche americana del “The river tour” di Bruce Springsteen – ha chiesto alle società che controllano i siti collaborazione nel monitoraggio e nella segnalazioni di account sospetti, che possano essere ascrivibili a speculatori seriali – o bagarini – protagonisti di operazioni di incetta di biglietti sul mercato primario anche per mezzo di bot, automazioni informatiche capaci di ripetere la stessa operazione online (in questo caso, l’acquisto di uno o più biglietti) molte volte in pochissimo tempo capaci, da sole, di fare concorrenza – nella stessa operazione – a centinaia di migliaia di fan in carne e ossa.

Fonte: rockol

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