Morto Maurizio Pollini, uno dei più grandi pianisti del ‘900. Aveva 82 anni.

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Pollini è stato un interprete capace di rivoluzionare la percezione di autori come Chopin, Debussy e lo stesso Beethoven e promuovere con infaticabile dedizione l’ascolto delle avanguardie storiche, sopra a tutti Schönberg, e della musica d’oggi.

Negli ultimi anni si erano moltiplicati i problemi di salute: iI 24 agosto 2022 era stato annullato a causa di “acuti problemi cardiovascolari” all’ultimo momento e con il pubblico già in sala, il recital a Salisburgo in onore degli 80 anni del maestro. A inizio ottobre dello stesso anno con la Chicago Simphony Orchestra con cui avrebbe dovuto suonare sotto la direzione di Riccardo Muti.

Poi, a novembre dello stesso anno, il Maestro aveva dovuto rinunciare per problemi di salute ad un concerto di beneficenza al Conservatorio Verdi di Torino in favore della Croce Rossa e per gli alluvionati delle marche. La situazione però sembrava ormai stabilizzata tanto che il maestro Pollini si era poi esibito insieme all’Orchestra del Maggio Fiorentino, diretti da Zubin Metha.

Accanto alla sua grandezza di strumentista resta fondamentale la sua testimonianza sul ruolo stesso della musica, intesa come componente essenziale della cultura e della vita civile e come strumento di trasformazione della società.  Dal debutto alla Scala l’11 ottobre 1958 (a soli 16 anni è protagonista della prima esecuzione assoluta della “Fantasia per pianoforte e strumenti a corda” di Giorgio Federico Ghedini, sotto la direzione di Thomas Schippers) all’ultimo recital il 13 febbraio 2023 Pollini ha suonato alla Scala 168 volte, cui si aggiungono gli incontri con gli studenti e le partecipazioni a giurie e convegni.

Al rapporto costruito negli anni con i musicisti scaligeri, sia in veste di Orchestra della Scala sia soprattutto in veste di Filarmonica, si aggiungono le apparizioni con grandi orchestre come i Wiener Philharmoniker (con Abbado) e il Gewandhausorchester di Lipsia (con Chailly) e numerose compagini dedicate alla musica d’oggi, in particolare nei “Cicli Pollini” promossi da Stéphane Lissner: l’Ensemble Intercontemporain, il Klangforum Wien, la Musikfabrik Köln, l’Experimentalstudio SWR.

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