Musica per Clarinetto solo, tra XX e XXI secolo – Josè Daniel Cirigliano

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di Salvatore Frega

 

Ricerca: questo è ciò che ho percepito sin dall’inizio ascoltando con piacere il lavoro di Josè Daniel Cirigliano, nel suo ultimo lavoro discografico per Clarinetto solo prodotto dall’etichetta Tactus.
Raffinatezza, sensibilità musicale e intensa interpretazione racchiude l’esecuzione del CD “Musica per Clarinetto solo, tra XX e XXI secolo” di Josè Daniel Cirigliano conosciuto dalla critica come tra i migliori clarinettisti contemporanei. Sono sicuramente due i nomi dei Maestri legati agli anni di studio e di formazione da cui si è originata la carriera di J. D. Cirigliano: il M° Michele Pepe, che lo ha guidato fino al compimento degli studi presso il Conservatorio di musica di Benevento; e il M° Ciro Scarponi, con cui ha seguito diversi corsi di perfezionamento e di interpretazione clarinettistica. Autore di numerose trascrizioni per formazioni cameristiche, Cirigliano, dopo qualche anno di attività orchestrale, si dedica interamente al repertorio solistico e da camera. Nella sua intensa attività concertistica, esegue il repertorio classico con vari ensemble, prediligendo proprio il repertorio cameristico. Musicista di ricerca, sempre attento alle innovazioni e alla sperimentazione, studioso della tecnica clarinettistica contemporanea, egli mantiene, per tali ragioni, un rapporto privilegiato con i più importanti compositori del nostro tempo, alcuni dei quali hanno scritto per lui, o gli hanno dedicato, brani che sono stati da lui stesso eseguiti in prima assoluta.

Dopo il complesso e ottimo CD “Opere Contemporanee per Clarinetto” (Tactus, 2014), Josè Daniel Cirigliano ci offre un nuovo e suggestivo excursus della musica contemporanea degli ultimi decenni per clarinetto solo. Assume particolare importanza in questa produzione il confronto con il clarinetto da parte di differenti voci di musicisti che hanno attraversato il XX secolo, a partire da William Overton Smith, vincitore del “Grand Prix de Rome” nel 1957, fino alla giovane romana Alessandra Ravera, passando per figure dalla singolarissima personalità, come Giacinto Scelsi o didatti che hanno lasciato il segno, come Bruno Bettinelli, o specialisti della tecnica clarinettista come Antonio Fraioli e Giovanni Mattaliano.

Una produzione i cui 16 brani per clarinetto (soprano, piccolo, clarinetto in Sib e basso) sono stati scritti da compositori italiani e stranieri il cui profilo musicale è identificato da stili compositivi evidentemente differenti tra loro. I brani che il clarinettista interpreta sono caratterizzati da tecniche compositive sicuramente diverse che danno vita ad un excursus musicale su un repertorio che va dal Novecento storico al Contemporaneo.

Lo strumento utilizzato si presta a essere esplorato alla ricerca delle più diverse modalità espressive, caratteristiche già note anche ai compositori del passato (si pensi a quanto scritto da Mozart, Brahms, Poulenc…). Ma essere uno strumento particolarmente docile e predisposto grazie al suono ed alle dinamiche, ad esser espressivo non è ovviamente sufficiente sia per l’esecutore che per il compositore. La ricerca e il percorso del suono che Josè Daniel Cirigliano ha svolto per questa produzione acquisisce coscienza di una realtà che stimola la nostra percezione. Il clarinettista dimostra di essere molto vicino al repertorio contemporaneo e a suo agio con gli autori scelti e il suo dominio tecnico si evince specialmente nelle musiche di Bettinelli e Scelsi. Molto interessanti anche gli altri compositori, con fantasia creativa e capacità intuitiva, a mio parare molto affascinanti all’ascolto.

Tra i compositori del CD, si evidenzia l’esplorazione tecnica e sonora di Alessandra Ravera, compositrice romana del 1977, la più giovane tra i compositori presenti, con il brano dal titolo “La scatola del tempo” (2006). Dal carattere poetico, si percepisce un’idea energica e brillante che amalgama tra loro colori e suoni. La fascia timbrica finale, creata dal multifonico del clarinetto basso, spezza questa quiete apparente, inserendolo in una contesto molteplice di propria ricerca.

 

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