CANNES 2021 E LA MEMORABILE GAFFE DI SPIKE LEE

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Sabato 17 si è conclusa la 74esima edizione del Festival di Cannes, un’edizione particolarmente attesa e allo stesso tempo temuta, caratterizzata dalle restrizioni e dalle tensioni in questo periodo di pandemia. Tuttavia malgrado non si sapesse come sarebbe andata, il festival è riuscito, come sempre, ad attirare l’attenzione di tutto il mondo.

La giuria di questa edizione è stata presieduta dall’ironico e pungente Spike Lee, colui che ha architettato una vera e propria gaffe nella serata finale, ma di questo parleremo più avanti, poi il regista franco- senegalese Mati Diop, Mylène Farmer, Maggie Gyllenhaal, Jassica Hausner, Mélanie Laurent, Tahar Rahim, Song Kang-ho e il critico brasiliano Kleber Mendonca Filho.

Il Festival si è aperto il 6 luglio con la proiezione dell’atteso “Annette”, un film musical diretto da Leos Carax e i produttori Adam Driver, Charles Gillibert, Paul Dominique Vacharasinthu, Paul-Dominique Vacharasinthu. Il film ha successivamente ricevuto il premio per la miglior Regia.

Durante questa edizione ha trionfato la regista Julia Ducournau (in un meraviglioso abito in seta nera e balze in tulle di Prada) vincendo la Palma d’Oro come miglior film per il thriller “Titane”. Questa è una vicenda da mettere in risalto  in quanto è stata la seconda donna a vincere la Palma d’Oro dopo ben 28 anni di distanza da Jane Campion premiata per “Lezioni di Piano” nel 1993.

Come sempre il red carpet è stato attraversato da grandi star e lo spirito italiano si è fatto sentire fortemente, grazie al ritorno di Nanni Moretti in concorso con il film “Tre piani”. Il film è stato molto apprezzato, tant’è che a fine proiezione ha ricevuto una calorosa standing ovation. Il secondo successo italiano è stato quello della Palma d’oro alla carriera per il regista italiano Marco Bellocchio, premiato dal collega Paolo Sorrentino. Marco Bellocchio al Festival ha presentato il docu-film “Marx può aspettare”, facendo rivivere la storia di suo fratello, una sorta di confessione collettiva della propria famiglia, ricca di rimpianti ma ferma e attenta ad ogni dettaglio. Il regista, dopo aver ricevuto il premio e con gli occhi lucidi dall’emozione afferma: “Non ho più nulla da dire e da aggiungere” dedicando poi il successo ai suoi figli.

Questo festival è stato caratterizzato anche dal ritorno dell’attrice francese Laetitia Casta, la ex first lady francese Carla Bruni durante lo screening di “Peaceful” e Sharon Stone che ha sfoggiato uno dei look più pomposi e principeschi durante lo screening di “The Story Of My Wife” il 14 luglio. Sicuramente non è rimasta inosservata Bella Hadid, con la collana polmone d’oro griffata Schiaparelli.

Arriviamo adesso a parlare delle premiazioni, due delle quali accennate precedentemente: stiamo parlando della premiazione per migliore regia del film “Annette” e la Palma d’Oro come miglior film per il thriller “Titane”. La Palma per miglior interpretazione femminile è andata a Renate Reinsve, per la sua interpretazione in “Verdens Verste Menneske” di Joachim Trier e il premio per la migliore interpretazione maschile è andato all’attore texano Caleb Landry Jones per il suo ruolo in “Nitram” di Justin Kurzel.

Precedentemente abbiamo parlato di una memorabile gaffe da parte di Spike Lee, ebbene sì, il famoso regista annuncia una vittoria in anticipo, creando così una situazione di forte imbarazzo generale da parte della giuria e dei presenti alla serata finale del Festival.

A fine serata Spike Lee afferma: “Devo fare le mie scuse a tutti, ai miei colleghi, al festival e anche agli artisti a cui batteva il cuore per il pasticcio che ho combinato. Dovete sapere che io adoro lo sport e quando finisce una partita laprima cosa che annunci è il risultato. Per questo sono andato troppo in fretta verso il finale. Per fortuna che mi hanno aiutato tutti, ma è stato divertente”.

E allora caro Spike Lee, questa te la perdoniamo, hai reso il finale del festival diverso da come avviene di solito e sicuramente questo sarà un piccolo o grande particolare che renderà questo festival ancora più memorabile di quelli precedenti.

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