La Divina Commedia ai tempi di Instagram. Intervista ad Alessandro Marangoni.

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di Chiara Brun

Il 18 dicembre l’Almo Collegio Borromeo di Pavia ospiterà la prima proiezione del film musicale Istante Dante. La Divina Commedia ai tempi di Instagram: un originale lavoro collettivo, nato dall’idea di Valentina Lo Surdo e affidato alla regia di Duilio Meucci, che ha visto protagonista lo stesso Collegio Borromeo con il contributo di oltre 100 musicisti e compositori. Ne abbiamo parlato con Alessandro Marangoni, 43 anni di Novara, direttore artistico del Collegio e del progetto Istante Dante, nonché docente di Pianoforte presso il Conservatorio della sua città natale: studioso e interprete appassionato della musica di Rossini, Marangoni ha anche realizzato per Naxos l’incisione integrale dei Pechés de vieillesse, opera che gli è valsa il prestigioso International Classical Music Award 2023.

 

Il 2023 è stato e sarà un anno ricco di soddisfazioni: l’uscita del film Istante Dante, ma prima ancora l’International Classical Music Award per i Péchés de vieillesse. Come ha accolto la notizia del premio?

È stata una sorpresa, si tratta di un riconoscimento molto difficile da ottenere. Ho dedicato gli ultimi otto anni all’incisione dei tredici dischi che racchiudono le integrali dell’opera di Rossini, mettendoci tutto me stesso. Un lavoro imponente e complesso, perché non si è trattato solo di incidere, studiare e approfondire i brani, ma anche di compiere un importante lavoro di ricerca durante il quale ho scoperto anche brani inediti. Oltre a una vittoria per me, considero questo premio un riconoscimento a Rossini: siamo riusciti a dare risalto a un progetto che costituisce un passo importante nell’approfondimento della sua opera. Non puoi conoscere Rossini se non conosci i suoi Peccati di vecchiaia.

 

Com’è nata la curiosità per questo compositore?

È sempre stato un mio grande amore fin da bambino: durante un concerto ho ascoltato l’aria Dal tuo stellato soglio tratta dal Mosè, in quel momento me ne sono innamorato. Qualche anno dopo, la mia insegnante di pianoforte Maria Tipo mi ha raccontato che in gioventù aveva suonato alcuni pezzi dei Peccati di vecchiaia e mi ha proposto di studiarli, risvegliando l’amore rossiniano che era rimasto latente in me: così ho iniziato ad approfondirli, fino alla proposta della mia casa discografica, la Naxos, di registrarli. Mi sono imbarcato in questa impresa titanica che mi ha portato a entrare in contatto con grandi esperti rossiniani come Alberto Zedda, Bruno Cagli e altri che hanno dedicato la loro vita a questo grande autore e mi hanno davvero fatto scoprire un mondo. Ho avuto l’opportunità di effettuare ricerche sui manoscritti originali presenti alla Fondazione Rossini di Pesaro, vedere quelle partiture è stata un’emozione indescrivibile.

 

Come si è sviluppato il progetto dei Péchés de vieillesse?

Inizialmente avevo preso in considerazione la sola incisione integrale per pianoforte. Poi proposi di allargare il progetto e incidere, in prima mondiale, l’integrale di tutti i Peccati di vecchiaia aggiungendo le voci e gli strumenti. Il risultato è un cofanetto di 13 dischi, che racchiudono un lavoro di ricerca, studio e incisione di circa 250 pezzi. La fase più complessa è stata la selezione delle giovani voci rossiniane, che ho conosciuto grazie al Rossini Opera Festival e all’Accademia rossiniana di Pesaro; ho avuto poi la fortuna di lavorare con strumentisti eccezionali come Massimo Quarta, Enrico Dindo, Ugo Favaro e molti altri. È stato, prima di tutto, un grande lavoro di squadra.

 

Lei è il direttore artistico di una realtà italiana d’eccellenza, l’Almo Collegio Borromeo di Pavia.

Il Collegio è ormai come la mia seconda casa: ho avuto la fortuna di laurearmi in Filosofia in questo luogo incredibile. È uno dei collegi di merito più importanti e antichi al mondo, fondato nel 1561. Qui, oltre agli studi, ho potuto portare avanti la musica a un livello molto alto. La concezione del fondatore, San Carlo Borromeo, è basato sulla visione a trecentosessanta gradi della cultura e dell’educazione. Siamo orgogliosi di essere riusciti a dare sviluppo al versante musicale: abbiamo fondato un eccellente coro e un’orchestra – entrambi coinvolti nel progetto Istante Dante – composti da studenti delle varie facoltà che, oltre al loro indirizzo di studi, praticano musica ad alto livello. Il pensiero didattico del Collegio si ispira alle parole di San Carlo Borromeo, ovvero “la pedagogia del bello”: attraverso la bellezza, anche quella di questo palazzo del Cinquecento e delle persone che lo vivono, si può apprendere e godere del nutrimento per lo spirito. Io respiro quest’aria da quando avevo 20 anni. Da quando ho iniziato a occuparmi della sezione musicale e della direzione artistica e musicale del Collegio ricevo molti stimoli, è un incarico davvero prezioso.

 

A proposito di Istante Dante, ci può svelare qualche dettaglio sul progetto in vista della première del 18 dicembre?

Tutto nasce da un’idea di Valentina Lo Surdo: noi del Collegio ne abbiamo recepito subito la valenza culturale, abbracciandola con entusiasmo. Coinvolge un collettivo oltre cento artisti tra solisti, ensemble e altre formazioni vocali e strumentali che hanno realizzato cento video della durata di trentatré secondi, ciascuno dedicato a un canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Sono stati coinvolti giovani talenti che si stanno affacciando alla carriera, ma anche musicisti di fama internazionale, in alcuni casi interpretando brani composti per l’occasione. Le terzine sono state scelte da un gruppo di dantisti del Collegio, ovvero studiosi esperti dell’ambito umanistico, coordinati da Paola Bottazzi. Ma non c’è solo musica: sono coinvolti anche lo scultore trentino Giorgio Conta, che ha realizzato una scultura lignea ispirata a Dante Alighieri, e la Campana dei Caduti Maria Dolens di Rovereto. Il regista del film è Duilio Meucci e la madrina del progetto è Ludovica Rossi Purini, che si occupa di promuoverlo a livello internazionale.

 

Qual è, quindi, il legame tra l’Almo Collegio Borromeo e Istante Dante?

Oltre ad aver coinvolto alcuni studenti che hanno collaborato attivamente nella realizzazione del progetto, il vero legame nasce nell’idea stessa. La musica attraverso Dante e la Divina Commedia si apre a un mondo che esce dai canoni usuali: ogni breve video è una riflessione musicale che va a comporre una sorta di prisma culturale, abbracciando musica, scienza, arte, geologia, astronomia. Si va a determinare una visione d’insieme che coincide proprio con il pensiero del Collegio Borromeo, cioè una prospettiva olistica del sapere: una sorta di umanesimo integrale in cui non c’è la specializzazione in una singola disciplina, ma è l’uomo che si forma nella sua totalità, nella sua interezza, proprio attraverso la multidisciplinarità. Non è un caso dunque se il Collegio è stato scelto come cornice per la prima proiezione integrale di Istante Dante, che si terrà lunedì 18 dicembre: oltre al film ci sarà spazio anche per la musica dal vivo con alcuni degli artisti partecipanti, tra cui l’Orchestra del Collegio stesso.

 

Il film è stato presentato anche alla scorsa edizione di Cremona Musica.

Sono anni che frequento la manifestazione grazie all’invito dell’amico Roberto Prosseda [coordinatore artistico di Cremona Musica, ndr], ed è un’occasione unica per farsi una vera e propria “abbuffata” di musica a tutto tondo e ad altissimo livello. Al Museo del Violino abbiamo presentato in prima assoluta il progetto Istante Dante all’interno della serata intitolata Io suono italiano. Da Dante a Stradivari, dedicata alla cultura del Belpaese. La proiezione di alcuni fra i video più rappresentativi ha incorniciato un vero e proprio concerto: io stesso ho suonato da solista un brano di Rossini che si collega all’Inferno dantesco e ho accompagnato un talento del violoncello nell’esecuzione di una pagina di Mario Castelnuovo Tedesco. Sono grato a Cremona Musica per avermi permesso non solo di suonare in una sala unica al mondo, ma anche di presentarvi un progetto a cui tengo moltissimo.

 

Appuntamento quindi a lunedì 18 dicembre per la prima di Istante Dante!

Vi aspettiamo a Pavia per condividere l’esordio di questo progetto che ha rappresentato, prima di tutto, un grande sforzo collettivo: musicisti, registi e studiosi accomunati dall’amore per Dante e per la musica, e quindi capaci di unirli in un’idea di grande freschezza e modernità.

 

Per riservare un posto alla première di lunedì 18 dicembre (ingresso libero con prenotazione obbligatoria):

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-istante-dante-771878628757

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