Maldestro: il suo ‘Facciamoci un selfie’ ha infiammato Piazza San Giovanni a Roma al Concertone del 1 Maggio

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Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri,  è un cantautore trentenne italiano. Ha ottenuto vari riconoscimenti, fra i qauli ricordiamo: Premio Ciampi, Premio De Andrè, Vincitore Musicultura, Finalista Premio Tenco (miglior album d’esordio), Premio Afi e Premio Siae.
E’ l’artista che ha infiammato Piazza San Giovanni a Roma al Concerto del Primo Maggio con i brani “Sopra al tetto del comune” (con il quale ha fatto incetta di premi nel 2014) e l’inedito “Facciamoci un Selfie” (scaricabile gratuitamente dal sito www.maldestro.net).

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Si può considerare l’artista rivelazione della scena cantautorale degli ultimi 2 anni. Il suo primo album Non trovo le parole, è uscito il 14 aprile 2015 e tra il 2014 e nel 2015 ha fatto oltre 100 concerti molti dei quali in festival e location importanti (Ravello Festival, Auditorium Parco della Musica, Villa Ada, etc.) da solo o con altri artisti del calibro di Vecchioni, Mannarino, James Senese, Almamegretta, Peppe Barra. Oggi sta lavorando al suo prossimo disco, la cui uscita è prevista per l’autunno 2016.
Maldestro scrive, canta e suona le sue canzoni. “Non trovo le parole”, suo esordio discografico, contiene versi che, pur sviluppandosi nella forma tipica della ballata, raccontano l’amore, la rabbia, la speranza, il disagio e la disperata voglia di vivere di un giovane poeta dei nostri tempi. E’ stato il cantautore rivelazione del 2013 con il brano “Sopra il tetto del Comune” storia di un operaio licenziato che cerca soluzione ai suoi problemi arrampicandosi sul municipio.

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La canzone, inviata quasi per scommessa ai più importanti Premi musicali italiani, ne ha fatto man bassa (come sopra citato). Maldestro si avvicina al pianoforte a nove anni, lasciato poi per approfondire gli studi di teatro. Ma la musica è una passione che gli rinasce, come sfogo di una creatività effervescente e come contrapposizione ad una vita non proprio pianeggiante. Imbraccia la chitarra e libera le proprie liriche, di una profondità e di una poesia rare in una generazione cresciuta a suon di talent show, di cui egli è esatto contrario; tanto la superficialità e l’estetica prevalgono nei primi, tanto il messaggio, la concretezza, la visione lucida ma piena di vita sono il cuore della sua musica.

 

 


Io sono nato qui,
Dove chi passa stringe i pugni e taglia corto
Dove lo Stato passa solo se c’è un morto
Dove la musica non esce da una viola
Ma dal tamburo freddo di una pistola”
(Da “Io sono nato qui”)

E di concretezza Maldestro ne ha dovuta mettere – molta – in campo da subito, nella sua vita. Come è noto ormai, il suo cognome è uno di quelli di cui o ci si vanta o vi si sfugge. Nato a Scampia, figlio dell’ex boss Tommaso Prestieri, grazie alla madre vi si allontana. E proprio a quest’ultima sono dedicate parole bellissime con la poesia “Occhi di madre” presente nel booklet del disco (“Ti ho preso la mano occhi di madre, quando la mia era minuta e di piuma…”). Mantiene il suo cognome, pur avendo ripudiato l’appartenenza a quel mondo.
Di tutto ciò parla, in maniera esaustiva e definitiva, in documentario che la BBC ha realizzato nel 2011 e che ha fatto il giro del mondo.
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-14105576
Da Anni Maldestro è impegnato sui temi della legalità e della sensibilizzazione dei giovani, sull’importanza della cultura come fulcro su cui lavorare per sconfiggere la criminalità organizzata. Incarna uno degli esempi più importanti di come, pur nascendo in contesti sociali estremamente difficili, sia possibile liberarsi dalle catene del destino scritto, del crimine come unica via percorribile.

 

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