Torna, dopo il successo degli anni passati, la quinta edizione del Torino Jazz Festival (23 aprile – 1° maggio)

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Dopo il successo delle passate edizioni, torna – dal 23 aprile al 1° maggio – il Torino Jazz Festival con un programma ancora più ricco e articolato. La formula è sempre la stessa: concerti dalla mattina fino a notte fonda nelle piazze, nei teatri, nei locali e sul fiume, quasi tutti gratuiti.

Filo conduttore del cartellone, curato dal direttore artistico Stefano Zenni è ‘Il jazz e le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia e letteratura’. L’edizione 2016 prova a esaminare le mescolanze di linguaggi con nuove produzioni e importanti esclusive.

Tra gli appuntamenti del ricco programma i grandi concerti del main stage serale in piazza Castello tra cui la produzione originale di Roy Paci con la sua Orchestra del fuoco e la voce di Hindi Zahra e il trombettista Fabrizio Bosso con un travolgente omaggio a Duke Ellington.

Il 25 aprile sarà dedicato per il terzo anno consecutivo al Jazz della Liberazione, giornata che culminerà con una sorprendente prima assoluta: Pulse! (Jazz and The City), un progetto di Max Casacci, Emanuele Cisi e Daniele Mana (Vaghe Stelle) in cui i suoni e i rumori della città incontrano il jazz di Flavio Boltro, Furio Di Castri, Gianluca Petrella, Enzo Zirilli con la preziosa partecipazione di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il rapper Ensi ed Enrico Rava.

Per la chiusura della quinta edizione la Grande Festa Jazz del Primo Maggio vedrà la piazza animarsi con le sonorità degli Incognito, pionieri dell’acid jazz. Insieme a loro piazza Castello si trasformerà in un dancefloor a cielo aperto.

Il TJF 2016 è caratterizzato da molte nuove produzioni esclusive una di queste vede la fusione tra jazz e teatro: il sassofonista Francesco Cafiso con il suo quartetto e l’attore Vinicio Marchioni (protagonista di film e fiction di successo, ma anche attore teatrale) interpretano il racconto Il persecutore di Julio Cortázar.

Un altro grande evento è la sonorizzazione del film Birdman, diretto da Alejandro Iñárritu, vincitore di quattro premi Oscar e due Golden Globe, con la colonna sonora scritta e interpretata da Antonio Sánchez, unanimemente considerato uno dei più importanti percussionisti viventi, che eseguirà in prima assoluta europea la colonna sonora dal vivo durante la proiezione del film.

Un’attenzione particolare quest’anno è riservata al jazz italiano meno visibile e ai giovani talenti.
La parte off, affidata al Fringe, diretto da Furio Di Castri, offre un programma diviso in due sezioni con nomi di spicco. Il format del Fringe resta invariato: enogastronomia di qualità, concerti-aperitivo e la notte il consueto Urlo dei Murazzi, l’assolo sulla chiatta del fiume alle ore 23 sul Po, con a seguire le Night Towers sulle quali i gruppi suoneranno sopra Piazza Vittorio Veneto, dilagando poi nei locali sino a notte inoltrata.

 

Fonte: Mole24

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