Una “Terza” Guerra Mondiale ancora, una vera e non su una tastiera

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Chi se non loro poteva trattare un tema così provocatorio? Ebbene sì, proprio loro: i The Zen Circus.

Toscanacci DOC, e più precisamente pisani, Appino è il leader voce e chitarra del trio, Karim Qqru alla batteria e Massimiliano Ufo Schiavelli al basso, forti di una musica che miscela cantautorato italiano, musicalità e intenti della melodie estere.

A molti potrebbero risultare sconosciuti in quanto parte di un filone più alternativo indie rock italiano ma se vi dicessi che sono attivi dal 1998, che vantano prestigiose collaborazioni, milioni di views e che il 23 settembre 2016 è uscito il loro nono album discografico per l’etichetta indipendente La tempesta Dischi dal titolo “La Terza Guerra Mondiale” piazzatosi subito tra le top 10 delle vendite ufficiali, mi credereste?

Un titolo che è tutto un dire, di pari passo con la stessa copertina dell’album: i tre membri sorridenti immortalati a farsi selfie davanti al loro desiderato aperitivo, circondati da uno scenario dietro di loro che mette i brividi. Macerie, bombe, desolazione. Ed anche le altre tracce non sono da meno.

Il trio Vorrebbe far riflettere, Appino: “Se domani venisse la guerra che succederebbe? a chi dovrei sparare?

Vogliono mettere i puntini sulle i, evidenziare ipocrisie e parlarci con ironia della crudeltà , con toni musicali però pacati, anche più del solito per la band. Non è usuale sentire introduzione acustiche e atteggiamenti così semplificati per la band che si fece riconoscere per i tamburi aggressivi e le loro sovrastrutture. Per questo sembra davvero il loro lavoro di maturità artistica e di completezza.

Ovviamente sono stati già criticati di populismo, e adesso? E’ il nostro turno.

Non ci resta che domandarci se questo servirà davvero per farci uscire dalla bolla di sapone che ci siamo costruiti, piena di solitudine e apparenza, dove l’importante è esserci e non crederci, almeno prima che il mondo ci caschi letteralmente addosso. 

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