Castelfidardo e la fisarmonica: la tradizione che guarda al futuro. Intervista a Lorenzo Antonelli.

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di Giulia Vazzoler

«L’amore per la musica, per il nostro territorio e per un sapere artigianale che è patrimonio della regione Marche»: così Lorenzo Antonelli, vicepresidente dell’Associazione Music Marche Accordions (AMMA), definisce i valori fondanti dell’istituzione che rappresenta la produzione della fisarmonica nello storico distretto di Castelfidardo.

Terza generazione di una famiglia che da quasi un secolo realizza voci per armoniche e fisarmoniche acustiche [le componenti in acciaio che generano il suono dello strumento, ndr], Antonelli incarna in prima persona una delle realtà artigiane che, da 150 anni a questa parte, hanno portato il distretto di Castelfidardo a diventare leader di settore a livello internazionale per l’altissima qualità costruttiva. Oggi ci racconta della sua missione, quella di trasmettere alle generazioni future la conoscenza e la passione per la fisarmonica, e del legame elettivo tra Castelfidardo e Cremona Musica International Exhibitions and Festival.

 

Dottor Antonelli, la sua è una famiglia con una tradizione importante…

Mio nonno, Luigi Antonelli, ha fondato nel 1935 l’azienda che io oggi dirigo. Le sue competenze sono state tramandate con orgoglio e con amore di generazione in generazione, e io mi adopero per difendere e valorizzare l’eredità artigianale che è giunta sino a me. Chiaramente, è passato quasi un secolo, e oggi la sfida è quella di adeguare la tradizione alle esigenze dei nostri giorni…

 

Che cosa è cambiato?

Le competenze si sono innovate e modernizzate, ma soprattutto sono mutate le esigenze organizzative delle attività produttive di tipo artigianale. Oggi più che mai un’azienda deve garantirsi un equilibrio economico, pensare agli investimenti per il futuro, realizzare dei prodotti di eccellenza che siano compatibili con le necessità dei musicisti di oggi. E questo è anche uno dei compiti dell’AMMA.

 

Partiamo dall’inizio: AMMA ha una lunga storia…

L’Associazione Music Marche Accordions, così come è costituita oggi, è un’associazione di categoria fondata 20 anni fa. Tuttavia, di fatto non è che la naturale evoluzione di una realtà che esiste sotto forme statutarie diverse praticamente da quando è nata la fisarmonica a Castelfidardo. Già nel periodo fra le due Guerre gli imprenditori sentivano l’esigenza di una rappresentanza collettiva e avevano dato vita a organizzazioni aggregative.

 

Quante attività produttive sono associate ad AMMA?

Siamo circa 40. Ci sono le aziende che producono gli aerofoni a mantice (armoniche e fisarmoniche), ma anche quelle dell’indotto, vale a dire quelle che realizzano i componenti che poi vengono assemblati. La nostra missione è quella di supportare e valorizzare la nostra identità e le nostre dinamiche di filiera, ma abbiamo anche collaborazioni con aziende localizzate fuori dal distretto.

 

Secondo lei, quali sono le sfide più importanti di oggi?

La più urgente è sicuramente quella di promuovere la formazione di nuove maestranze: liutai, meccanicari, tastierari, manticiai… c’è bisogno di giovani artigiani che si innamorino dello strumento e che siano in grado di mantenere e implementare quel know-how che ha fatto del nostro settore un’eccellenza del made in Italy. Un’altra è quella della ricerca multidisciplinare: vorremmo creare gruppi di lavoro in cui costruttori e musicisti collaborino assieme. È fondamentale rapportarsi con gli esecutori per adeguare la produzione alle loro necessità, dotando gli strumenti musicali di un ventaglio sempre più ampio di possibilità tecniche ed espressive.

 

Qual è il vostro legame con Cremona Musica?

La fiera di Cremona è un punto di ritrovo imprescindibile: per molti anni abbiamo cercato uno spazio espositivo dedicato al mondo della fisarmonica in Italia, e abbiamo trovato nell’Accordion Show di Cremona Musica una realtà strutturata e in grado di offrirci un appuntamento annuale. Il suo valore è dato dal fatto che non si tratta solo di uno spazio commerciale, ma anche di un contesto dove è possibile incontrarsi e confrontarsi, diffondendo la cultura della fisarmonica e facendo conoscere al grande pubblico tutto ciò che c’è dietro il nostro mondo di artigianalità e tradizione.

 

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