Le relazioni pericolose di Frank Sinatra

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Frank Sinatra, nome d’arte di Francis Albert Sinatra (Hoboken, 12 dicembre 1915 – Los Angeles, 14 maggio 1998), è stato un cantante, attore e conduttore televisivo statunitense.

Considerato il più grande degli interpreti di tutti i tempi, ed il più celebre crooner, era noto con il soprannome di The Voice. Personaggio importante e carismatico dell’intrattenimento americano e mondiale, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo del XX secolo in una speciale classifica stilata nel 2000. È entrato nella leggenda per eterna giovinezza delle sue canzoni, oltre che della sua voce, grazie ad una carriera attiva durata quasi 70 anni, dai primi anni ’30 al 1995.

Sinatra fu spesso accusato di essere coinvolto con la mafia, che lo avrebbe aiutato a fare carriera. J. Edgar Hoover, leggendario direttore dell’FBI, sospettò Sinatra per anni, al punto che il fascicolo su di lui arrivò a 2.403 pagine. Sinatra negò sempre pubblicamente le accuse, anche durante un processo del 1981 nel quale venne chiamato a testimoniare e, pur indagato, non fu mai ufficialmente incriminato per reati di tipo mafioso. In questo processo emerse, tra le altre prove, una inequivocabile foto che ritraeva un Sinatra sorridente, già avanti negli anni e attorniato da un gruppo di uomini tra i quali si riconoscevano alcuni esponenti della criminalità organizzata, in particolare Paul Gambino, in quegli anni il numero uno della mafia italo-americana.

Il personaggio di Johnny Fontane nel “Padrino” pare ispirato a lui e ai suoi contatti con la malavita.

Fonte: Cultor

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