L’Elisir d’Amore in scena al Teatro Sociale di Rovigo sotto la direzione del M° Marco Severi

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ROVIGO – Grande attesa per  “L’elisir d’amore”, l’opera giocosa di Gaetano Donizetti che sabato 9 febbraio, alle ore 20.30 e domenica 10, alle ore 16, andrà in scena al Teatro Sociale di Rovigo. L’opera, considerata un capolavoro che unisce in maniera esemplare comico e sentimentale, farsa e malinconia, è uno dei titoli più amati e rappresentati al mondo. Inoltre, sarà un’occasione speciale perché l’assessorato alla Cultura ha deciso di dedicare le recite di questa famosissima opera, al Maestro Tullio Serafin, aderendo così alle Celebrazioni Istituite dall’Archivio storico Tullio Serafin, per i cinquant’anni dalla sua morte.

Il Direttore d’Orchestra, M° Marco Severi

Si tratta di una coproduzione del Teatro Goldoni con il Teatro Sociale e la collaborazione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nell’ambito del protocollo d’intesa “Opera nella Regione Toscana”. Sarà una messa in scena integrale, voluta dal M° Marco Severi, direttore d’orchestra formatosi sotto la guida di grandi maestri quali Muti, Mehta, Chung e Bychkov, che ha affermato: “Ogni opera lirica è una metafora dell’animo umano ed Elisir ci parla di amore, credulità, vanità, caratteristiche espresse in modo mirabile in partitura da Donizetti con una grande sapienza nell’uso dell’orchestra, a volte leggera, a volte più potente, sempre seguendo il racconto e l’onda delle sensazioni dei personaggi coinvolti”.

Elisir d’Amore un delle più riuscite opere del filone buffo dell’opera ottocentesca, come spiega Claudio Sartorato,  direttore artistico del Teatro Sociale, dove Donizetti vi si cimenta e realizza une delle opere più fortunate e rappresentate di tutti i tempi, vista la grande fortuna e le continue rappresentazioni che in ogni dove vengono ospitate nei teatri italiani ed esteri.

“In essi – afferma Sartorato – appaiono tutti gli stilemi dell’opera buffa con le maschere tipiche come Adina, la bella e giovane fittavola, Nemorino un giovane di lei innamorato, Belcore, un pretendente mancato, Dulcamara, truffatore, un basso buffo quasi caricatura di se stesso che alla fine quasi si convince che non sta truffando, ma proponendo un vero elisir e il tutto condito dalla commedia con arie famose che hanno fatto da piatto prelibato in molti recital canori. Doppio cast per questa edizione per consentire due recite vicine tra loro e permettere alle scuole di accedere e godere di questo bellissimo spettacolo”.

“Le scene saranno ambientate classicamente ma attualizzate alla nostra epoca – afferma il regista ceco di fama internazionale Ludek Golat – tutta la trama dell’amore di cui è permeata l’opera di Donizetti si svilupperà, infatti, attraverso tattiche e strategie amorose di oggi, con protagonisti credibili. E vedremo anche la forza della suggestione ed autosuggestione, di un certo tipo di marketing così tipico della società in cui viviamo”. Golat, artista di consolidata esperienza, si è affermato in un repertorio vastissimo, che spazia dal teatro barocco al Novecento storico e all’opera contemporanea, maturando molteplici ed importanti esperienze come quella di Sovrintendente  del Teatro Nazionale Moravia-Slesia (Teatro J. Myron e Teatro A. Dvorak, con quattro compagnie), con 520 aperture del sipario ogni anno.

L’opera verrà presentata oggi, giovedì 7 febbraio alle 17 al Ridotto del Teatro Sociale di Rovigo, a cura di Luigi Costato.

 

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