Musica classica in nove perle al Teatro Masini di Faenza

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di Gabriele Cupaiolo

Giunta alla sua nona edizione, ERF&TeatroMasiniMusica conferma l’ attesa legata alla propria fama con una programmazione di assoluta rilevanza, portando sul palco del Masini alcuni dei migliori musicisti del panorama colto coevo, rivolgendo un’attenzione specifica agli artisti del territorio, tanto agli affermati quanto alle nuove promesse, insieme con le variopinte atmosfere della musica dell’America Latina.

Nove gli appuntamenti della nuova stagione concertistica di Emilia Romagna Festival al Teatro Masini di Faenza, dal 28 ottobre 2020 al 29 marzo 2021, con la direzione artistica ancora affidata a Massimo Mercelli e Donato D’Antonio.

Il primo concerto – mercoledì 28 ottobre, alle 21 – vede gli Strumentisti della Scala di Milano accanto a Massimo Mercelli, flautista di chiara fama, fondatore e direttore di ERF. Un solista eccezionale e una formazione da camera fra le più rinomate al mondo, qui accompagnate dalla mezzosoprano Daniela Pini, uno dei talenti sbocciati in Romagna e oggi interprete affermata sui palchi internazionali, spesso presenza di valore nei concerti di ERF. Un ensemble di grande importanza che affronterà un opulento programma dedicato ad alcuni capisaldi del repertorio barocco, da Tartini a Vivaldi fino a George Frideric Händel, passando per uno degli assoluti Maestri dell’armonia del Settecento, Francesco Durante, o il tema della Follia di Corelli nel Concerto di Geminiani.

Per il secondo appuntamento – lunedì 9 novembre, alle 21 – raggiunge ERF a Faenza un compagno di lunga data del festival e brillante flautista, esempio di grande competenza musicale nonchè di notevole verve personale e istinto teatrale. Reduce da concerti, set televisivi, palcoscenici teatrali, Elio presenta Pierino e il Lupo di Sergej Prokof’ev, una favola per tutte le età, e L’Opera da tre soldi, capolavoro concepito da uno speciale sodalizio nella storia del Teatro, quello fra il compositore Kurt Weill e Bertold Brecht, con la complicità dell’ensemble de I Fiati Associati.

E ancora teatro attraversato dall’ estro creativo proprio di questa regione è l’omaggio dedicato a Federico Fellini e Tonino Guerra per il centenario dalla nascita, con uno degli interpreti più importanti e genuini della tradizione poetica romagnola, l’attore Ivano Marescotti. L’Ensemble Duomo lo accompagna – martedì 24 novembre, alle 21 – sulle sonorità delle colonne musicali di Nino Rota, testimoniando la cura profusa nella musica per il cinema da parte di un ensemble di musicisti di solida e apprezzata formazione classica.

Assai radicato nel territorio e nella sensibilità locale il Concerto di Natale in programma per domenica 20 dicembre, alle 21: il Magnificat di Bach è affidato alla Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna e ai ragazzi dell’Ensemble della Scuola Sarti, con la direzione di Giuliano Amadei. Istituita nel maggio 2012 dalla collaborazione del gruppo vocale Concentus Novus, della cooperativa Mosaici Sonori e dei Frati Minori Conventuali Francescani, la Cappella Musicale è ormai un punto di riferimento per l’ apprendimento e la divulgazione della musica sacra, mentre la Scuola Sarti si conferma fra i migliori alleati di ERF nel proporre ai giovani talenti le sfide di concerti dalle grandi aspettative.

Inaugura il 2021 – lunedì 11 gennaio 2021, alle 21 – nuovamente un concerto di aura scaligera, con il Primo Contrabbasso solista dell’Orchestra e della Filarmonica della Scala Giuseppe Ettorre, nel ruolo dal 1991 dopo aver fatto il suo ingresso nell’organico nel 1987 sotto la direzione musicale di Riccardo Muti. Con Pierluigi Di Tella Ettorre affronta un’ originale esibizione, avendo trascritto per contrabbasso alcuni tra i brani più evocativi per violoncello di Franz Schubert e Johannes Brahms, qui eseguiti con recente fascino grazie alla ricchezza timbrica dello strumento e del livello di virtuosismo richiesto all’esecutore.

È ricorrenza speciale per i giovani musicisti della Scuola Sarti il decennale di un progetto internazionale di grande successo, che proietta Faenza su sponde latine: Fiato al Brasile è un progetto organizzato dalla Scuola Sarti e nato dalla collaborazione con l’Università brasiliana USP, l’Università UDESC di Florianapolis, l’Accademia musicale, la Escola Municipal del Musica de Sao Paolo – EMMSP e La Miami University – Mu (Ohio). Quest’anno si celebrerà la decima edizione con la presenza di un ospite d’eccezione, uno dei più affermati chitarristi contemporanei, il brasiliano Yamandu Costa – lunedì 8 febbraio 2021, ore 21.00. A suo agio nella musica classica, talento eclettico, questo chitarrista trova piena espressione in milonghe, tanghi, zambas e chamané, in interpretazioni di rara efficacia comunicativa sulla chitarra a sette corde, strumento utilizzato in Brasile principalmente nel Choro e nel Samba.

Resta oltreoceano il successivo concerto – lunedì 22 febbraio 2021, alle 21 – “Tribute to the Americas” del Cuarteto Latinoamericano, formazione fra le più attive e premiate in Messico, con trentacinque anni di attività e oltre settanta pubblicazioni, nel 2012 vincitore del Latin Grammy per “best classical recording” con il cd Brasileiro, works of Mignone. Da Héitor Villa-Lobos a Alberto Ginastera l’ esibizione percorre Brasile, Messico, Cuba, Argentina, con passione ed eleganza nell’affrontare con carattere un repertorio classico sudamericano.

Confronta i giovani talenti con i grandi del passato un esperimento del Cantiere dell’Arte, progetto nuovo e lungimirante nato all’interno della Fondazione Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco (UD), un laboratorio musicale concepito per valorizzare vari repertori musicali ed i migliori giovani talenti della Regione Friuli Venezia Giulia, affiancando alcune “prime parti” di orchestre della zona mitteleuropea agli allievi delle migliori accademie internazionali e nazionali. Nel concerto Mozart Vs Rossini – martedì 23 marzo 2021, ore 21 – l’ensemble di fiati e il clarinetto del Maestro Claudio Mansutti accompagnano la narrazione di Stefano Valanzuolo nel tracciare il filo rosso di humor e affascinante eleganza che lega le due vicende artistiche in un passaggio di testimone virtuale fra due giganti della musica, fra cui forse il più amato in regione, Gioachino Rossini qui riproposto con il suo emozionante Barbiere. Il concerto, non tenutosi a causa dell’emergenza sanitaria nella scorsa stagione, è fuori abbonamento.

Chiude la stagione – lunedì 29 marzo 2021, alle 21 – un altro richiamo a eccezionali musicisti del territorio: è il Trio d’archi Noferini, che riunisce tre fratelli, il violinista Roberto, la violista Anna e il violoncellista Andrea, figli d’arte del direttore d’orchestra e compositore Giordano Noferini, direttore dello storico Conservatorio “Giovanni Battista Martini” di Bologna. Figure di caratura del panorama strumentale italiano, allievi del celeberrimo violinista Arthur Grumiaux, propongono tre partiture della scrittura per trio, con Schubert, Beethoven e Paganini.

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