ROMANCES ET MORCEAUX. Priyanka Ravanelli, violino, Monica Maranelli, pianoforte.

0

di Giulia Vazzoler

 

È un progetto al femminile il disco di esordio del duo trentino NoteRosa di Priyanka Ravanelli e Monica Maranelli: un album fresco, che rilegge 14 brani di musica da camera per violino e pianoforte scritti da compositrici donne, e che riscopre le tante sfaccettature della creatività al femminile. L’etichetta è NovAntiqua Records, la casa discografica che abolisce il prezzo fisso e offre all’ascoltatore la possibilità di decidere quanto pagare il CD solo dopo averlo ascoltato.

L’album apre con i Six Morceaux di Pauline Viardot, dedicati al figlio violinista Paul. In queste miniature, concepite come archetipiche delle forme musicali più in voga nel tardo Romantismo, si alternano atmosfere tenere e delicate – come la dolcissima ninna-nanna della Berceuse – a ritmi più vivaci e incalzanti, come quello della virtuosistica danza gitana della Bohémienne.
Sulla stessa linea di gusto francese di fine Ottocento, influenzato dell’impressionismo di Debussy, anche i Deux Morceaux di Lili Boulanger: un Nocturne che sviluppa la nuda figura di un’ottava del pianoforte, inspessendo poi la trama sonora in modo sempre più drammatico e concitato, e Cortège, caratterizzato da dinamiche contrastanti e accenti ritmici mutevoli.

Le Due Romanze per violino e pianoforte di Elfrida Andrée, organista della cattedrale di Göteborg, offrono motivo di riscoprire la figura di questa compositrice, vissuta a cavallo fra XIX e XX secolo. Andrée fu la prima donna organista scandinava a essere riconosciuta come professionista, e sostenne con forza l’emancipazione delle donne nella musica. La prima Romanza è intensa e struggente, la seconda più leggera e fantasiosa; entrambe rievocano le sonorità della letteratura musicale nordica e integrano un forte lirismo a un gusto compositivo tardo-romantico.

Collegati da un fil rouge ai Morceaux di Viardot e Boulanger sono i Trois Morceaux pour Violon et Piano op. 31 di Cécile Chaminade, ispirati e dedicati all’amica violinista Magdeleine Godard – premiata poi con la Légion d’Honneur come Chaminade, prima donna compositrice a ricevere questo riconoscimento nel 1913. Lo stile è elegante e raffinato, a tratti leggiadro, pregno di charme francese. Nell’Andantino, la voce malinconica del violino viene accompagnata dalle armonie serene e luminose del pianoforte, preannunciando la quiete e la compostezza della Romanza, dove il pianoforte simula il suono arpeggiato di una lira. In Bohémienne, si fa presente l’anima più creativa e impetuosa di Chaminade, condotta con sonorità più espressive e un fraseggio a tratti più concitato.

Il disco conclude con una perla inedita della contemporanea Sebastiana Ierna, siracusana d’origine ma di stanza a Salisburgo, che vanta un catalogo musicale ben nutrito di opere solistiche, cameristiche e corali. “Sul sentiero stellato”, dedicato al Duo NoteRosa, evoca la passeggiata immaginaria di una notte d’estate, per ammirare il gioco armonico degli astri che creano luci e contrasti nel firmamento. Il brano si configura come un dialogo introspettivo tra l’io e Madre Natura, ed evoca l’anelito dello spirito umano alla conoscenza più profonda di sé e alla perpetua ricerca di un orizzonte più ampio. La scrittura di Ierna è matura, convincente, rifugge gli stereotipi di maniera e riprende in chiave contemporanea gli stilemi del classicismo. La melodia, sempre tersa e rilucente, passa con facilità e naturalezza dal pianoforte al violino, mentre lo slancio emotivo rientra nell’equilibrio delle forme e nella pacatezza dell’espressione. L’architettura delle parti, solida e condotta in modo sapiente, combina la linearità della melodia ai contrasti armonici, dando vita a sonorità amabili e ricercate.

 

 

© Tutti i diritti riservati.

No comments