M&M, Manara e Mozart, una strana – giocosa – coppia all’orizzonte.

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di Gabriele Cupaiolo

Milo Manara, maestro tutto italiano del fumetto, debutta nel mondo della lirica – ormai alla veneranda età di 78 anni -, prestando in esclusiva la propria mano d’artista alla realizzazione di costumi d’opera e scenografia: il celebre Così fan tutte mozartiano è infatti andato in scena il 20 Ottobre 2023, dando abbrivio alla 56esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi. Un ottimo modo per iniziare una stagione al cui programma rinviamo a fine articolo.

Il dramma tragicomico in due atti che porta a compimento la fruttuosa collaborazione tra Mozart e Lorenzo Da Ponte ha visto la propria originale rivisitazione essere rappresentata per impegno della Fondazione Pergolesi Spontini, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Pavarotti di Modena, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre – Eurométropole de Metz.

Sul podio Aldo Sisillo, a guida della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana; regista Stefano Vizioli, Nevio Cavina alle luci; diretto da Giovanni Farina il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Altri nomi di rilievo per la compagnia di canto: Ekaterina Bakanova nelle vesti di Fiordiligi, Lilly Joerstad di Dorabella, Jiri Rajinis di Guglielmo, Antonio Mandrillo di Ferrando, Francesca Cucuzza di Despina, Emanuele Cordaro di Don Alfonso.

L’impronta di Milo Manara, anche e soprattutto nei suoi tratti rinomatamente licenziosi, pare addirsi perfettamente alla conformazione teatrale dell’opera, costituita fisicamente di quinte e fondali, raffinati ingegni di macchineria teatrale e sipari di sorta. Queste le dichiarazioni del maestro trentino:

Se c’è un’opera che si presta a una scenografia tutta dipinta è proprio questa […] il mito si adatta al Settecento, quando andava di gran moda: chi legge le Metamorfosi di Ovidio sa bene che di travestimenti a scopo di seduzione; in Così fan tutte, alla fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della propria identità.

Per la Fondazione di Jesi Manara ha realizzato un carnet di illustrazioni riguardanti il tema della metamorfosi di Zeus, che la cultura greco-romana non ci offre certo come il primo arrivato in quanto a travestimenti e tentativi di seduzione piuttosto ambigui e sconcertanti.

L’opera debuttò al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790. Il filo della narrazione ruota attorno a una scommessa escogitata per mettere alla prova le fedeltà delle due coppie, mentre l’epilogo rimane irrisolto nel suo significato meno apparente: l’intervento finale di don Alfonso vestito nei panni del mediatore riconduce le coppie alla loro condizione originaria, ma è innegabile che, amara verità, sia la disillusione a farla da padrona.

Stefano Vizioli definisce il Così fan tutte come l’opera più emblematica e inafferrabile della trilogia Mozart-Da Ponte, la cui trama, basata su una scommessa per accertare l’infedeltà delle donne (ma anche degli uomini), dà vita a un raffinato gioco di ambiguità e di apparenti geometrie, spiegandosi grazie ad un libretto di cristallina semplicità e ad una partitura di metafisica bellezza. Ancora:

È un’opera che mischia disinvoltamente comicità a tragedia, malinconia ad erotismo sottile, filosofia e labirinti di passioni. È anche un titolo che per più di un secolo ha sofferto la patente di trama frivola e sciocchina, che solo negli ultimi quarant’anni ha iniziato a essere considerata – quasi paradossalmente – la più profonda e insondabile di Mozart. Il compositore e Lorenzo Da Ponte non giudicano sentenziosamente, ma comprendono la fragilità dell’essere umano, le leggi del desiderio, i rischi dell’incoscienza emotiva. La mia regia gioca sul non detto, sull’ambiguità, su una rete di tensioni inespresse, di silenzi e contraddizioni interne, di tempeste del cuore. Il finale dell’opera non ha nulla di consolatorio: i personaggi sono poveri esseri umani lasciati alla deriva, zattere sbattute dai venti, ognuno chiuso nella propria solitudine e frustrazione, un finale dove nessuno è vincitore ma sono tutti sconfitti, compreso don Alfonso, il filosofo che tiene le fila delle sue marionette.

PROGRAMMA 56esima STAGIONE LIRICA – FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI:

https://shorturl.at/frO24

 

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